lunedì 23 gennaio 2012

Quando la benzina diventa un lusso

Oggi come non mai il costo della benzina è arrivato alle stelle e con l'acuirsi della crisi sta diventando quasi un lusso, purtroppo molti lo devono utilizzare per lavoro o per recarsi al lavoro, quindi risulta un vero e proprio bene primario. Certo, come sempre, non tutto il male viene per nuocere e forse adesso qualcuno ci penserà due volte prima di prendere inutilmente l'auto e si muoverà a piedi o con i mezzi, con beneficio per la salute e per l'ambiente.

Ormai da diversi anni sul web gira un invito, di cui esiste pure un gruppo su facebook: CONTRO IL CARO BENZINA BOICOTTIAMO LE COMPAGNIE PETROLIFERE, che recita così: I petrolieri e l'OPEC ci hanno condizionati a credere che un prezzo che varia tra 0,95 e 1 euro al litro sia un buon prezzo, ma noi possiamo farloro scoprire che un prezzo ragionevole anche per loro é circa la metà.
I consumatori possono incidere moltissimo sulle politiche delle aziende; bisogna usare il potere che abbiamo. La proposta è che, da qui alla fine dell'anno, non si compri più benzina delle due più grosse compagnie, SHELL e ESSO, che peraltro ormai formano un’ unica compagnia. Se non venderanno più benzina, saranno obbligate a calare i prezzi. Se queste due compagnie calano i prezzi, le altre dovranno per forza adeguarsi. Per farcela, però dobbiamo essere milioni di non clienti di Esso e Shell, in tutto il mondo.
Diversi si vantano di essere gli autori della geniale idea, alcuni dicono provenga dalla Francia altri la riconducono a Beppe Grillo, fatto sta che la storia è in giro almeno da un quinquennio, ma nulla si è riusciti a fare. La rete è potente, ma a quanto pare la shell di più...
Il progetto se pur pomposamente utopistico ha un fondo di verità, e forse solo la sua applicazione su piccola scale potrebbe sortire l'effetto desiderato, il calo del costo della benzina. Ammettiamo che in un piccolo paese di provincia ci siano 5 pompe di benzina che praticamente praticano lo stesso prezzo, se ci si mettesse tutti d'accordo sul boicottarne 1, il gestore di questo distributore non potrebbe far altro, per evitare il fallimento, che abbassare decisamente il prezzo. Se si riuscisse a fare questo giochetto a giro per ognuno dei 5 distributori in quel paese il prezzo potrebbe essere mantenuto abbastanza basso e magari potrebbe incentivare qualche gestore ad abbandonare il circuito delle grandi compagnie di distribuzione di carburante per passare ad una staziona di servizio "no logo", dove è possibile risparmiare fino a 10 centesimi al litro, a volte anche di più, rispetto alla media degli altri marchi commerciali.
Oggi le pompe bianche sono presenti per meno del 10% e la loro diffusione è a macchia d'olio, ma si spera che la necessità di poter avere carburante a prezzi più bassi possa portare la proliferazione di questi impianti, però scordatevi i punti, card e premi...

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