sabato 16 novembre 2013

Nichi questo no

Ho sostenuto Vendola e fatto parte di Sel attivamente sin dalla fondazione fino a fine Dicembre 2012, quando si è consolidato quell'ambigua alleanza col Pd. Ma questo non è questo il punto, anche perchè alle politiche 2013 ho votato Sel e fino ad ora è stato comunque il mio partito di riferimento.
Ieri però l'intercettazione telefonica pubblicata dal Fatto Quotidiano (successivamente querelato da Vendola per via del titolo, indiscutibilmente fuorviante, che lasciava intendere che Vendola rida per i morti di tumore) mi ha proprio preso alla sprovvista. Condivido in pieno le considerazioni di Alessandro Gilioli e quelle di stamattina di Massimo Gramellini mentre non credo siano altrettanto convincenti le argomentazioni a difesa di Paolo Hutter, sempre pubblicate sul Fatto Quotidiano.
Secondo me sono tre i punti cruciali della questione. Per prima cosa è troppo sfacciato il servilismo con cui
Vendola si rivolge ad Archinà, Hutter la definisce una "mossa di teatro, di diplomazia, per attenuare  un conflitto sul piano pubblico e  fattuale". Se pure credo che ci sia qualcosa del genere mi sembra eccessiva, e comunque me lo sarei aspettato da un dirigente del Pd, ma non da uno di sinistra. Inoltre l'accondiscendenza è all'inizio e alla fine della telefonata, troppo proprio troppo!!! Poi, per favore, trova qualcosa di più sensaso, stai ridendo di uno che rubba il microfono perchè vuole evitare domande scomode, ecco il secondo punto. Se non bastasse Vendola, Niki Vendola dice riferito al giornalista: "...e poi quella faccia di provocatore... vah beh. Per me che le ho fatte VERAMENTE le battaglie per la difesa ...della vita e della salute, altro che... arriva gente senza arte ne parte e si improvvisa... mah... vah beh!". A queste parole mi sarei quanto meno aspettato delle scuse immediate verso il giornalista e verso il lavoro.
Infine la difesa: a sentire la telefonata fatta a Repubblica sembra Berlusconi, inoltre avrei voluto leggere delle scuse e le dimissioni almeno da dirigente di un partito che si vanta di essere di Sinistra. 
A questo punto mi disarma il pensiero che certi atteggiamenti sono indistintamente diffusi e come dice Gramellini siamo immersi in questa "pappa in cui ormai si può solo affogare".

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