martedì 31 gennaio 2012

Si siamo in inverno

Si siamo in inverno e fa freddo! Possibile che tutte le estati siano le più calde che si ricordino? Anche gli inverni adesso sono diventati da record. BASTA!!! Cari giornalisti cercatevi le notizie e non fate servizi di 20 minuti sulla neve d'inverno, altrimenti cambiate mestiere...

mercoledì 25 gennaio 2012

Gioie e dolori

Sono già passati più di sei mesi dall'elezioni a Patti ed è tempo per le prime considerazioni su questa nuova fase amministrativa.
Una evidente discontinuità rispetto alla passata gestione è la propensione del Sindaco e della sua giunta a partecipare a quasi tutte le occasioni pubbliche e ad essere presente in consiglio comunale. Dove, tralaltro, il sindaco Aquino non si sottrae mai ad un intervento o ad un'interrogazione. Si potrebbe pensare che non avendo la maggioranza in consiglio il suo sia un atto dovuto, ma è in ogni caso qualificante avere un sindaco che ascolta le discussioni (ache se a volte sterili e qualunquiste) del consiglio comunale e che appena interpellato dà sempre risposte, magari non condivisibili, ma comunque mai negate. Netto è il contrasto con chi sembrava snobbare il consiglio comunale non ritenendolo, forse, degno della sua presenza, se non in rare occasioni.

Altra nota positiva è l'apertura del consiglio comunale alla diretta web, che permette di seguie i dibattiti anche se non fisicamente presenti. Pur con la consapevolezza che la trasparenza dell'amministrazione comunale è ben altra cosa, è un fatto positivo e al passo coi tempi.
Apprezzabili e condivisibili sono gli interventi attuati per una internalizzazione del servizio di mensa scolastica, e si spera che la spesa di 20.000 euro, per l'acquisto di un miniescavatore per la manutenzione di strade, scarichi, fognature e reti idriche, possa portare alla gestione diretta di questi lavori, e quindi ad un sicuro risparmio per l'ente!

lunedì 23 gennaio 2012

Quando la benzina diventa un lusso

Oggi come non mai il costo della benzina è arrivato alle stelle e con l'acuirsi della crisi sta diventando quasi un lusso, purtroppo molti lo devono utilizzare per lavoro o per recarsi al lavoro, quindi risulta un vero e proprio bene primario. Certo, come sempre, non tutto il male viene per nuocere e forse adesso qualcuno ci penserà due volte prima di prendere inutilmente l'auto e si muoverà a piedi o con i mezzi, con beneficio per la salute e per l'ambiente.

Ormai da diversi anni sul web gira un invito, di cui esiste pure un gruppo su facebook: CONTRO IL CARO BENZINA BOICOTTIAMO LE COMPAGNIE PETROLIFERE, che recita così: I petrolieri e l'OPEC ci hanno condizionati a credere che un prezzo che varia tra 0,95 e 1 euro al litro sia un buon prezzo, ma noi possiamo farloro scoprire che un prezzo ragionevole anche per loro é circa la metà.
I consumatori possono incidere moltissimo sulle politiche delle aziende; bisogna usare il potere che abbiamo. La proposta è che, da qui alla fine dell'anno, non si compri più benzina delle due più grosse compagnie, SHELL e ESSO, che peraltro ormai formano un’ unica compagnia. Se non venderanno più benzina, saranno obbligate a calare i prezzi. Se queste due compagnie calano i prezzi, le altre dovranno per forza adeguarsi. Per farcela, però dobbiamo essere milioni di non clienti di Esso e Shell, in tutto il mondo.
Diversi si vantano di essere gli autori della geniale idea, alcuni dicono provenga dalla Francia altri la riconducono a Beppe Grillo, fatto sta che la storia è in giro almeno da un quinquennio, ma nulla si è riusciti a fare. La rete è potente, ma a quanto pare la shell di più...

domenica 22 gennaio 2012

E le lauree varranno di meno



Con l’espressione “valore legale del titolo di studio” si indica l’insieme degli effetti giuridici che la legge ricollega ad un titolo scolastico o accademico, rilasciato da uno degli istituti (sia statali che non), autorizzati.

Il titolo di studio è il requisito per l’accesso alle professioni regolamentate e agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni. Ovvero un “marchio di qualità” concesso dallo Stato agli atenei: lo Stato garantisce ai cittadini la qualità della formazione universitaria imponendo vincoli sull’organizzazione didattica, governando così lo sviluppo delle competenze professionali ai fini delle carriere. I cittadini che si servono di professionisti, le imprese e il settore pubblico che assumono laureati, dovrebbero essere garantiti sulla qualità della formazione di quelle persone in base a curricula “certificati”.

martedì 17 gennaio 2012

Gioiosa Guardia

Il monte Meliuso con i suoi 800 metri d'altezza sovrasta il golfo di Patti, e grazie alla sua posizione invidiabile, che domina la costa dal capo di Milazzo a Capo D'Orlando, ha rappresentato da sempre un insediamento invidiabile. Nell'area sono certi insediamenti  già dall'età del bronzo, alcune campagne di scavi hanno, infatti mostrato  un abitato greco (fine VII-V sec. a.C.) che si sovrappone a due più antichi insediamenti risalenti all'età del bronzo finale (XII-X sec. a.C.) e all'età del ferro (IX-VII sec. a.C). I ruderi, invece appartengono a Gioiosa Guardia (detta anche Gioiosa Vecchia), città fortificata fondata da Vinciguerra d'Aragona, eletto sotto il regno di Federico III d'Aragona, intorno alla metà del  XIV secolo. Dopo circa quattro secoli di prosperità e di aumento demografico, in seguito a ripetuti eventi sismici e ad una devastante invasione di cavallette, le autorità cittadine e gli abitanti decisero, fra la seconda metà del Sec. XVII e la prima metà del Sec. XVIII,
di abbandonare il promontorio  di Gioiosa Guardia per insediarsi sulla costa.

Fra le due sponde del monte Meliuso si decise di far nascere la città in località "Ciappe di Tono", sul lato occidentale, dove tutt'oggi sorge il centro della cittadina di Gioiosa Marea.

Oggi i resti della maggior parte degli edifici sono poco più che grosse pietre corrose dal tempo, sono ancora ben distinguibili solo i resti del Castello, della Chiesa della Madonna del Giardino, della Torre di Guardia, caratterizzata da un cordolo marcapiano di pietra chiara (foto a destra) e la chiesa di San Francesco posta in una zona più in basso.

lunedì 16 gennaio 2012

La crisi degli asini continua


Un uomo in giacca e cravatta è apparso un giorno in un villaggio. In piedi su una cassetta della frutta, gridò a chi passava che avrebbe comprato a 100 in contanti ogni asino che gli  fosse stato offerto. I contadini erano effettivamente sorpresi, ma il prezzo era alto e quelli che accettarono tornarono a casa con il portafoglio gonfio, felici come una pasqua.
L’uomo venne anche il giorno dopo e questa volta offrì 150 per asino, e di nuovo tante persone gli vendettero i propri animali. Il giorno seguente, offrì 300 a quelli che non avevano ancora venduto gli ultimi asini del villaggio.
Vedendo che non ne rimaneva nessuno,annunciò che avrebbe comprato asini a 500 la settimana successiva e se ne andò dal villaggio.
Il giorno dopo affidò al suo socio la mandria che aveva appena acquistato e lo inviò nello stesso villaggio con l’ordine di vendere le bestie a 400 l’una. Vedendo la possibilità di realizzare un utile di 100 la settimana successiva tutti gli abitanti del villaggio acquistarono asini a quattro volte il prezzo al quale li avevano venduti e, per far ciò,si indebitarono con la banca.

giovedì 12 gennaio 2012

Il voto referendario va rispettato


Nel calderone delle liberalizzazioni (nelle quali si tende erroneamente a includere pure le privatizzazioni) che il governo si presta ad approvare si allude, più o meno velatamente, anche ad un intervento sul servizio idrico, dimenticando che un voto referendario deve essere rispettato, o magari pensando di poter creare una norma che lo raggiri "legalmente"... 


Ma noi siamo più avanti e i nostri politici non hanno avuto nemmeno il dubbio, in provincia di Messina non si è mai interrotto l'iter per la privatizzazione dell'acqua, in barba a qualsiasi risultato referendario, già in estate abbiamo avuto la nomina di amministratori e di consulenti  ed oggi l'ATO idrico 3 si appresta ad approvare una società consortile per azioni. 

Come bene afferma il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua: "la Società per Azioni sottrarrebbe al controllo democratico e alla gestione partecipata da parte degli utenti il servizio idrico, ponendo le premesse

La Legge era uguale per tutti

Ancora una volta Cosentino non verrà giudicato, decisivi i voti della Lega (che dal dichiarare il voto favorevole di due giorni fa è passata alla libertà di coiscenza di ieri e al voto contrario di oggi) e quelli dei deputati Radicali (che non ho mai compreso).

domenica 8 gennaio 2012

La Repubblica Italiana ripudia la guerra

Ecco quanto ha stanziato e stanzierà l'Italia per gli armamenti, difficilmente giustificabili con la necessità di difesa. Anche perchè ormai da tempo siamo sotto attacco, in una guerra combattuta a colpi di spread e le cui vittime non muoiono dissanguate, ma di fame e di disperazione...


L'industria bellica vince ancora, un'altra lobby che non si intende combattere...

I Popolari di Italia Domani (PID)


Il partito Popolari di Italia Domani nasce da una scissione dell'UDC avvenuta il 28 settembre 2010, come Popolari per l'Italia di Domani, per salvare Berlusconi e il suo governo. Questa rottura a detta loro è avvenuta "in seguito alla manifestata volontà di quest’ultimo partito [l'UDC] di dare corso a una nuova e fallimentare stagione di centro sinistra in Italia". Si definiscono "partito di diretta derivazione democristiana la cui finalità è traghettare nel terzo millennio, alla luce del confermato quadro bipolare italiano".
Tra le campagne sponsorizzate sul loro sito troviamo: no Pisapia, no Moschee! campagna demagogica per dipingere il sindaco di Milano come un pericolo per la cristianità; Lombardo dimettiti campagna contro le elevate spese di consulenza  del governatore della sicilia Lombardo, dimenticando forse quelle fatte dal suo predecessore e fondatore del PID Cuffaro; Lombardo indagato per associazione mafiosa? dubbio che scuote l'animo dell'indagato Romano e del già condannato Cuffaro...
A parte le campagne che si muovono tra l'inquietante e il comico, chi è PID??? I principali fondatori sono parlamentari che fanno capo al già citato Totò Cuffaro, ex presidente della Regione Siciliana e già vicesegretario nazionale dell'UDC. Al partito aderiscono inizialmente 4 deputati: Francesco Saverio Romano (coordinatore nazionale), Giuseppe Drago, Michele Pisacane, Giuseppe Ruvolo; un senatore: Maria Pia Castiglione; un europarlamentare: Antonello Antinoro; la maggior parte dei deputati regionali siciliani eletti nell'UDC: Rudy Maira, Toto Cordaro, Pippo Gianni, Marianna Caronia, Nino Dina, Fausto Fagone, Orazio Ragusa e Totò Cascio. Inoltre presidente fino al suo abbandono era Calogero Mannino che dopo la condanna definitiva di Cuffaro abbandona il partito. 

Il fondatore: Salvatore Cuffaro, detto Totò vasa vasa, inizia la sua carriera politica nelle file della DC, diviene consigliere comunale prima di Raffadali (sua città natale) poi di Palermo, nel 1991 e nel 1996 è eletto deputato regionale. Dopo vari passaggi tra PPI, CDU, UDEUR  e altrettante candidature e incarichi, alla fine partecipa alla fondazione dell'UDC. Nel 2001 diventa Presidente della regione Sicilia con quasi il 60% dei voti, durante il quale mandato gli viene affidato anche l'incarico di Commissario straordinario per l'emergenza idrica e di Commissario delegato per l'emergenza rifiuti. Nel 2006 viene rieletto, ma il 26 gennaio 2008, dopo giorni di pressioni da parte dell'opinione pubblica, si dimette a causa della condanna in primo grado a 5 anni per favoreggiamento alla mafia. Per premiarlo i siciliani, il 13 aprile 2008 lo eleggono Senatore nella lista UDC. In fine Il 22 gennaio 2011 la Corte di Cassazione conferma in via definitiva la condanna a 7 anni di reclusione. Il giorno stesso Cuffaro si costituisce e viene rinchiuso nel carcere romano di Rebibbia. Nelle motivazioni della sentenza i Giudici della Cassazione dichiarano provato l'accordo politico-mafioso tra il capo-mandamento Giuseppe Guttadauro e il politico Salvatore Cuffaro, e la consapevolezza di quest'ultimo di agevolare l'associazione mafiosa, inserendo nella lista elettorale per le elezioni siciliane del 2001 persone gradite ai boss e rivelando, in più occasioni, a personaggi mafiosi l'esistenza di indagini in corso nei loro confronti.

Il coordinatore nazionale: Saverio Romano anche lui inizia la sua lunga carriera politica nella DC. Il 23 marzo 2011, in seguito all'appoggio del PID e dei "responsabili" al governo, viene nominato Ministro all'Agricoltura. Per la prima volta nella storia della Repubblica Italiana venne nominato un ministro con procedimenti penali in corso, infatti il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano espresse serie riserve sulla nomina, ma firmò comunque. Il 18 gennaio prossimo il gup di Palermo renderà nota la sua decisione sulla richiesta di rinvio a giudizio di Romano. Contro di lui si registrano intercettazioni imbarazzanti tra esponenti mafiosi, e le parole di sei pentiti che lo indicano “a disposizione” di Cosa Nostra. Inoltre sempre nei suoi confronti (dopo il sì della Camera all’uso delle intercettazioni del 21 dicembre) prosegue l’inchiesta che lo vede indagato per la corruzione della società del Gas del professore Gianni Lapisedi Cianciminojr, Romano è sospettato di avere promosso un emendamento vantaggioso per la società in cambio di 300 mila euro.

giovedì 5 gennaio 2012

Buon compleanno Peppino


Lunga è la notte
e senza tempo.
Il cielo gonfio di pioggia
non consente agli occhi
di vedere le stelle.
Non sarà il gelido vento
a riportare la luce,
nè il canto del gallo,
nè il pianto di un bimbo.
Troppo lunga è la notte,
senza tempo,
infinita.


Peppino Impastato