giovedì 12 gennaio 2012

Il voto referendario va rispettato


Nel calderone delle liberalizzazioni (nelle quali si tende erroneamente a includere pure le privatizzazioni) che il governo si presta ad approvare si allude, più o meno velatamente, anche ad un intervento sul servizio idrico, dimenticando che un voto referendario deve essere rispettato, o magari pensando di poter creare una norma che lo raggiri "legalmente"... 


Ma noi siamo più avanti e i nostri politici non hanno avuto nemmeno il dubbio, in provincia di Messina non si è mai interrotto l'iter per la privatizzazione dell'acqua, in barba a qualsiasi risultato referendario, già in estate abbiamo avuto la nomina di amministratori e di consulenti  ed oggi l'ATO idrico 3 si appresta ad approvare una società consortile per azioni. 

Come bene afferma il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua: "la Società per Azioni sottrarrebbe al controllo democratico e alla gestione partecipata da parte degli utenti il servizio idrico, ponendo le premesse
per un futuro ingresso dei privati. [...] L'acqua è un bene comune, e va sottratta alle logiche del mercato e delle società a scopo di lucro, come hanno deciso lo scorso 12 e 13 giugno 27 milioni di italiani tra cui 2 milioni di siciliani."  

Il non rispetto della volontà popolare è alla base della diffusa antipolitica che oggi è tanto popolare. Sotto quest'ottica sembra quasi un sollievo la notizia del no della consulta per il referendum sulla legge elettorale, almeno nessuno si illuderà...

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