domenica 26 febbraio 2012

Verso la cura del territorio


Da Sinistra: Sara Marino Merlo (Sel Nebrodi),
Salvatore Chiofalo (Coordinatore provinciale Sinistra Ecologia e Libertà),
Valerio Calzolaio (ex Sottosegretario al Ministero dell'Ambiente)

Venerdì scorso Sinistra Ecologia e Libertà ha organizzato, presso l’Auditorium Comunale «F. Borà» di Gioiosa Marea (Messina), il convegno pubblico dal titolo “Dall’incuria alla cura del territorio”, con la partecipazione dell’On. Valerio Calzolaio, già Sottosegretario all’Ambiente.
A introdurre i lavori è stato Salvatore Chiofalo (Coordinatore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà) che ha ricordato gli innumerevoli episodi, spesso estremamente dolorosi, che hanno coinvolto la provincia di Messina, dall'incendio del Rifugio del Falco, all'alluvione di Giampilieri; dagli episodi di Falcone, a quelli di San Fratello e Caronia; dallo straripamento del Torrente longano di Barcellona, alla frana di Saponara; passando per il perenne problema della statale 113 di Gioiosa Marea. Chiofalo individua tra le cause principali di questi dolorosi eventi il continuo violentare il territorio, soprattutto con la cementificazione e la riduzione degli alvei dei torrenti, l'abbandono delle campagne e l'urbanizzazione sconsiderata. Sinistra Economia e Libertà invita a cambiare rotta -continua Chiofalo- propone un piano decennale straordinario di risanamento del territorio, che tra l'altro porterebbe occupazione, recuperando, così, la cultura della difesa, della prevenzione e della cura del territorio.
Successivamente prende la parola Valerio Calzolaio che inizia il suo intervento con un appello a tutti i cittadini che si apprestano ad andare al voto il 6-7 Maggio e a tutti i candidati sindaci, di qualunque orientamento politico, invitandoli a discutere su come evitare la perdita di vite umane, la distruzione di cose, lo spreco di risorse e il catastrofico impatto che questi eventi, causati della poca cura per il suolo, hanno.
Il suo intervento continua presentando la campagna di SEL Terra Nostra, campagna in difesa del territorio questa, come bene spiega Valerio Calzolaio, non è un progetto statico che SEL presenta nei vari centri d'Italia, ma una iniziativa che organizza su tutto il territorio nazionale seminari di discussione, consultazione e confronto con i cittadini per sviluppare un progetto organico di proposte e iniziative. Calzolaio continua illustrando le prime proposte elaborate tra cui il già citato piano decennale per la messa in sicurezza del territorio; l’istituzione di un Servizio Civile Giovanile Regionale dedicato a lavori di manutenzione e ripulitura; il rafforzamento della filiera dei saperi e delle competenze, formando nuove professioni “verdi” e valorizzando geologi, ingegneri naturalistici, meteorologi e climatologi, architetti paesaggisti, urbanisti ecocompatibili, agricoltori con funzioni di presidio del territorio; l’istituzione della figura di “ecologo condotto” nei comuni; il coinvolgimento delle associazioni ambientaliste, delle forze sociali, del volontariato e dei singoli cittadini in progetti pilota di cura del territorio; incentivo fiscali alle attività agricole nelle aree a rischio idrogeologico e nelle aree svantaggiate.

Inoltre, Calzolaio spiega come sia più utile, sia economicamente che ecologicamente, spendere le risorse economiche per i piccoli interventi piuttosto che nelle grandi opere, e parla dell'insensatezza dei piani regolatori comunali che ogni comune redige prevedendo costantemente in tutti i comuni un aumento demografico, che per forza di cose non può essere possibile, per un paese in cui la popolazione aumenta ve ne sarà un altro che si spopola.

Seguono diversi interventi da parte di cittadini, di rappresentanti di associazioni e di tesserati Sel che con le loro osservazioni hanno contribuito a sollevare nuove questioni e a lanciare possibili soluzioni. Con i tanti interventi si sono sollevate diverse problematiche: la necessità di rinaturalizzare i torrenti ormai cementificati e invasi da costruzioni; il problema del ponte sullo stretto di Messina, i cui studi di impatto ambientale appaiono approssimati e non di pubblica consultazione; il continuo derogare alle regole da parte delle istituzioni che a furia di varianti trasformano terreni agricoli in aree edificabili; l'abbandono delle campagne che priva il terreno della cura che il bravo contadino gli dedica; la situazione delle coste sempre più minacciate dall'erosione etc... Si probabilmente l'elenco dei problemi potrebbe continuare e sicuramente è ben conosciuto da tutti, ma durante l'incontro, anche da parte dei cittadini, è venuta fuori quell'esigenza di risolvere il problema non più attraverso i costosissimi interventi per rimediare ai continui danni, ma piuttosto la necessità di evitare e prevenire il danno! Molti sono stati gli interventi che chiedevano più regole per la tutela e la giusta gestione dl territorio e soprattutto il rispetto di queste. Portando in definitiva l'idea che è in atto un cambio di mentalità che tende alla prevenzione e rifiuta l'idea che le catastrofi siano un business.
L'incontro di venerdì scorso dimostra che la politica seria si occupa dei problemi reali del territorio sforzandosi di trovare delle soluzioni per risolverli evitando discussioni autoreferenziali e polemiche sterili che sempre più spesso monopolizzano lo scenario politico!

Un estratto video: 












Nessun commento:

Posta un commento