sabato 10 novembre 2012

I miei primi due mesi di Erasmus

Il tempo mi sta scappando in maniera incredibile, sembra ieri quando sono arrivato a Bratislava due mesi fa.  Bratislava??? Where fuck is Bratislava??? Quante volte me lo sono già sentito dire...
Bratislava (SK)
Sta tra Vienna e Budapest, una piccola città, dicono di mezzo milione di abitanti. Chi pensa di fare l'esperienza in una grande città d'Europa, in un' antica capitale europea cambi meta. Bratislava è una piccola cittadina così tranquilla da sembrare a volte disabitata, la maggior parte della popolazione è concentrata nell'’enorme periferia comunista, con gli enormi palazzoni tutti uguali. Ma il centro è bello, caldo e ospitale. Io in realtà non so cosa cercavo, ma è tipico di me buttarmi dentro qualcosa, in apparenza in modo superficiale, scegliendo dalle apparenze. Senza sapere nulla di più che un titolo, una copertina o un bel nome. Amo qual pizzico di avventura che ti riserva il fare qualcosa di cui conosci poco o nulla. In realtà una buona percentuale nella scelta è stata data dalla posizione centrale in cui si trova in Europa. Da qui pensai, visiterò mezza Europa.

Non mi sono mai pentito della scelta di questa città, ma è normale tenere in considerazione le differenze culturali, climatiche, socioeconomiche. Per le quali ti stupisce che pur essendoci una grande concentrazione di giovani le strade diventano desertiche già alle 23,00 (e ancora il clima è mite), la maggior parte dei bar e dei Pub chiude alle 23:30 ed è impossibile cenare dopo le 21,30!
Per quel che riguarda il lato didattico è evidente la differenza con l'università italiana, qui si privilegia molto di più la pratica e la teoria è veramente essenziale. Di conseguenza i corsi sono più brevi e durante questi si stimola l'interazione con lo studente attraverso l'obbligo di svolgere dei lavori, che verranno valutati al momento dell'esame, e con la scelta di fare dei test con valore di esame durante il corso. Ecco spiegato il perchè, Italia a parte, uno studente 26enne è una rarità.
Parlando adesso dell'esperienza in se, a me è mancato quel primo periodo di cui tutti mi avvertirono, in cui dovevo strapparmi i capelli e voler tornare di corsa a casa. Forse una o due ore un pomeriggio ho avuto un po' di nostalgia, ma niente di che.
Invece è vero ciò che si dice sull'esperienza Erasmus, ti insegna molte cose, anche di te stesso. Ti fa crescere, ma ti fa anche diventare più giovane. Ti apre la mente!
Non ho mai passato un periodo della mia vita così e sono sicuro che non mi ricapiterà più, è un altro modo di vivere. Da adesso avrò un nuovo modo di vedere le cose. Pensi più in grande, e arricchisci la tua mente di chissà quante cose.

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