Da Sinistra: Sara Marino Merlo (Sel Nebrodi), Salvatore Chiofalo (Coordinatore provinciale Sinistra Ecologia e Libertà), Valerio Calzolaio (ex Sottosegretario al Ministero dell'Ambiente) |
Venerdì scorso Sinistra Ecologia e
Libertà ha organizzato, presso l’Auditorium Comunale «F. Borà»
di Gioiosa Marea (Messina), il convegno pubblico dal titolo “Dall’incuria
alla cura del territorio”, con la partecipazione dell’On. Valerio
Calzolaio, già Sottosegretario all’Ambiente.
A introdurre i lavori è stato
Salvatore Chiofalo
(Coordinatore provinciale di
Sinistra Ecologia e Libertà) che ha ricordato gli innumerevoli
episodi, spesso estremamente dolorosi, che hanno coinvolto la
provincia di Messina, dall'incendio del Rifugio del Falco,
all'alluvione di Giampilieri; dagli episodi di Falcone, a quelli di
San Fratello e Caronia; dallo straripamento del Torrente longano di
Barcellona, alla frana di Saponara; passando per il perenne problema
della statale 113 di Gioiosa Marea. Chiofalo individua tra le cause
principali di questi dolorosi eventi il continuo violentare il
territorio, soprattutto con la cementificazione e la riduzione degli
alvei dei torrenti, l'abbandono delle campagne e l'urbanizzazione
sconsiderata. Sinistra Economia e Libertà invita a cambiare rotta
-continua Chiofalo- propone un piano decennale straordinario di
risanamento del territorio, che tra l'altro porterebbe occupazione,
recuperando, così, la cultura della difesa, della prevenzione e
della cura del territorio.
Successivamente prende la parola
Valerio Calzolaio che inizia il suo intervento con un appello a tutti
i cittadini che si apprestano ad andare al voto il 6-7 Maggio e a
tutti i candidati sindaci, di qualunque orientamento politico,
invitandoli a discutere su come evitare la perdita di vite umane, la
distruzione di cose, lo spreco di risorse e il catastrofico impatto
che questi eventi, causati della poca cura per il suolo, hanno.
Il suo intervento continua presentando
la campagna di SEL Terra Nostra, campagna in difesa del territorio questa, come bene spiega Valerio Calzolaio, non è un
progetto statico che SEL presenta nei vari centri d'Italia, ma una
iniziativa che organizza su tutto il territorio nazionale seminari di
discussione, consultazione e confronto con i cittadini per sviluppare
un progetto organico di proposte e iniziative. Calzolaio continua
illustrando le prime proposte elaborate tra cui il già citato piano
decennale per la messa in sicurezza del territorio; l’istituzione
di un Servizio Civile Giovanile Regionale dedicato a lavori di
manutenzione e ripulitura; il rafforzamento della filiera dei saperi
e delle competenze, formando nuove professioni “verdi” e
valorizzando geologi, ingegneri naturalistici, meteorologi e
climatologi, architetti paesaggisti, urbanisti ecocompatibili,
agricoltori con funzioni di presidio del territorio; l’istituzione
della figura di “ecologo condotto” nei comuni; il coinvolgimento
delle associazioni ambientaliste, delle forze sociali, del
volontariato e dei singoli cittadini in progetti pilota di cura del
territorio; incentivo fiscali alle attività agricole nelle aree a
rischio idrogeologico e nelle aree svantaggiate.
Inoltre, Calzolaio spiega come sia più
utile, sia economicamente che ecologicamente, spendere le risorse
economiche per i piccoli interventi piuttosto che nelle grandi opere,
e parla dell'insensatezza dei piani regolatori comunali che ogni
comune redige prevedendo costantemente in tutti i comuni un aumento
demografico, che per forza di cose non può essere possibile, per un
paese in cui la popolazione aumenta ve ne sarà un altro che si
spopola.
Seguono diversi interventi da parte di
cittadini, di rappresentanti di associazioni e di tesserati Sel che
con le loro osservazioni hanno contribuito a sollevare nuove
questioni e a lanciare possibili soluzioni. Con i tanti interventi si
sono sollevate diverse problematiche: la necessità di
rinaturalizzare i torrenti ormai cementificati e invasi da
costruzioni; il problema del ponte sullo stretto di Messina, i cui
studi di impatto ambientale appaiono approssimati e non di pubblica
consultazione; il continuo derogare alle regole da parte delle
istituzioni che a furia di varianti trasformano terreni agricoli in
aree edificabili; l'abbandono delle campagne che priva il terreno
della cura che il bravo contadino gli dedica; la situazione delle
coste sempre più minacciate dall'erosione etc... Si probabilmente
l'elenco dei problemi potrebbe continuare e sicuramente è ben
conosciuto da tutti, ma durante l'incontro, anche da parte dei
cittadini, è venuta fuori quell'esigenza di risolvere il problema
non più attraverso i costosissimi interventi per rimediare ai
continui danni, ma piuttosto la necessità di evitare e prevenire il
danno! Molti sono stati gli interventi che chiedevano più regole per
la tutela e la giusta gestione dl territorio e soprattutto il
rispetto di queste. Portando in definitiva l'idea che è in atto un
cambio di mentalità che tende alla prevenzione e rifiuta l'idea che
le catastrofi siano un business.
L'incontro di venerdì scorso dimostra
che la politica seria si occupa dei problemi reali del territorio
sforzandosi di trovare delle soluzioni per risolverli evitando
discussioni autoreferenziali e polemiche sterili che sempre più
spesso monopolizzano lo scenario politico!
Un estratto video:
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