martedì 1 maggio 2012

Il mio Maggio (Majakovskij,1922)


A tutti, 
a quanti,spossati dalle macchine, 
si sono riversati per le strade, 
a tutti, 
alle schiene sfinite dalla terra 
e che invocano una festa, 
il primo maggio! 
Al primo fra tutti i maggi 
andiamo incontro,compagni, 
con la voce affratellata nel canto. 
E’ mio il mondo con le sue primavere. 
Sciogliti in sole,neve! 
Io sono operaio, 
è mio questo maggio! 
Io sono contadino, 
questo maggio è mio! 


A tutti 

A quelli che, scatenata l’ira delle trincee, 
si sono appostati in agguati omicidi, 
a tutti, 
a quelli che dalle corazzate 
sui fratelli 
hanno puntato le torri coi cannoni, 
il primo maggio! 
Al primo fra tutti i maggi 
andiamo incontro, 
allacciando le mani disgiunte dalla guerra. 
Taci,ululato del fucile! 
Chètati, abbaiare della mitragliatrice! 
Sono marinaio, 
è mio questo maggio! 
Sono soldato, 
questo maggio è mio! 



A tutte 
le case, 
le piazze 
le strade, 
strette dall’inverno di ghiaccio, 
a tutte 
le fameliche 
steppe, 
alle foreste, 
alle messi, 
il primo maggio! 
Salutate 
il primo fra tutti i maggi 
con una piena 
di fertilità, di primavere, 
di uomini! 
Verde dei campi, canta! 
Urlo delle sirene, innalzati! 
Sono il ferro, 
è mio questo maggio! 
Sono la terra, 
questo maggio è mio! 

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