Il protagonista è un uomo che crede nei valori di una società democratica e moderna e si batte contro l'immobilità d'un mondo di vecchi interessi costituiti (clero, nobiltà e proprietari agrari). Il suo nome è Teresi farmacista poi diventato avvocato ed editore di un piccolo giornale con la predilezione nel difendere i deboli e gli sfruttati.
L'autore dichiara di ispirarsi liberamente ad un avvenimento accaduto realmente in un paesino siciliano di inizio XX secolo, nel libro chiamato Palizzolo, caratterizzato dalla massiccia presenza di latifondisti, Marchesi, Nobili vari e preti che si dividevano tra otto chiese, sette per le varie famiglie nobili e una era "la chiesa dei viddani"!
La parte più apprezzabile del libro oltre la trama, di cui non voglio anticipare nulla, è la reazione che la società nel suo complesso manifesta nei confronti della verità. La verità in quanto scomoda, paradossalmente, crea una avversione unanime contro colui che la solleva e che la rende pubblica, emarginandolo e ignorandolo fino al suo sfinimento.
Il libro invita ad una riflessione su questo fenomeno che è assai diffuso ancora oggi: il rifiuto della conoscenza della verità...
Nessun commento:
Posta un commento